Come funziona la dermopigmentazione
Il trattamento consiste nell’applicare dei pigmenti colorati nella superficie della pelle tramite un apposito ago sterile monouso.
Prima di iniziare il trattamento si definisce ciò che si vorrà realizzare tramite un disegno sulla zona da trattare con le matite da trucco, successivamente si farà uno studio del colore più adatto; definito quindi il progetto di lavoro, si può passare al tatuaggio vero e proprio ovvero all’applicazione dei pigmenti nella pelle.
Terminata l’esecuzione del tatuaggio, bisogna sapere che la tonalità di colore scelta, nelle due ore successive, tende a scurire per un fenomeno di ossidazione, ma dopo qualche giorno, con la naturale esfoliazione, la tonalità sbiadisce fino a perdere dal 10 al 50 % del colore.
Nei 10 giorni successivi è importante collaborare alla buona riuscita del tuo tatuaggio seguendo alcune semplici regole:
– applicare un prodotto post trattamento
– non grattare o sfregare la parte
– non esporre la parte tatuata ai raggi U.V.A.
– evitare ambienti eccessivamente umidi o caldi (es. bagni e piscina, sauna o bagno turco e percorsi termali)
Trascorsi almeno 30 giorni dalla prima seduta, è possibile fare un ritocco di fissaggio del pigmento in cui si verifica la reazione della pelle al colore.
Successivi incontri garantiscono la perfezione del lavoro concordato.
Il colore sbiadirà progressivamente nel tempo.
La durata della dermopigmentazione dipende dalla zona trattata, dalla tonalità di colore usato, del tipo di pelle, del ricambio cellulare e di altri fattori personali e soggettivi (es. stato ormonale, abitudini di vita personali, stato di salute, assunzione di farmaci, ecc)
Per un buon mantenimento della dermopigmentazione, è consigliabile un ritocco ogni 6/11 mesi.