È vero che i tatuaggi stimolano il sistema immunitario?

Una domanda sempre più frequente

intervento di dermopigmentazione con guanti

Quando si fa un tatuaggio, i pigmenti vengono introdotti nella pelle attraverso degli aghi che penetrano l’epidermide e li rilasciano nello strato di tessuto sottostante dove sono presenti cellule del sistema immunitario, fibre di collagene e vasi sanguigni. Una volta introdotti, i pigmenti vengono percepiti dal corpo come una sostanze estranee e la risposta immediata dell’ organismo è una reazione immunitaria innata.

Il processo del tatuaggio: cosa succede nella pelle?

  1. Reazione immediata alla penetrazione dell’ago:  Il corpo avvia immediatamente una risposta infiammatoria. Il corpo percepisce i pigmenti come un materiale estraneo e attiva una risposta immunitaria innata. Quindi i macrofagi, le cellule responsabili di “pulire” il corpo da particelle estranee, arrivano immediatamente sulla scena per fagocitare (inglobare e degradare) le particelle di pigmento.
  2. Cicatrizzazione: Nei giorni e settimane successive, l’infiammazione si attenua, ma una parte del pigmento rimane intrappolata nei macrofagi, nelle cellule dendritiche e nei fibroblasti. Queste cellule stanziali nel derma trattengono il pigmento e questa è la ragione per cui i tatuaggi diventano permanenti. Non tutto il pigmento viene eliminato o assorbito, e una parte significativa rimane intrappolata nelle cellule del derma, conferendo il colore visibile attraverso l’epidermide.
  3. Guarigione: Durante il processo di guarigione, la pelle si rigenera e lo strato esterno dell’epidermide si rinnova, eliminando il pigmento in eccesso. Il risultato finale è un tatuaggio stabile e permanente all’interno del derma, che si vede attraverso la pelle superficiale.

I tatuaggi stimolano il sistema immunitario?

La risposta a questa domanda è complessa e merita un’analisi approfondita. Dal punto di vista fisiologico, sì, i tatuaggi stimolano il sistema immunitario, ma in modo specifico e non pericoloso e  non in senso generalizzato come farebbe, per esempio, una vaccinazione. Analizziamo nel dettaglio come e perché:

1. La risposta immunitaria innata e adattiva

Quando si fa un tatuaggio, il corpo attiva immediatamente la risposta immunitaria innata, la prima linea di difesa contro agenti estranei. Questo include:

  • Macrofagi e neutrofili: Come accennato, questi “spazzini” cellulari arrivano rapidamente sulla scena per fagocitare le particelle di pigmento e prevenire infezioni proteggendo il corpo.
  • Cellule dendritiche: Queste cellule sono responsabili di “segnalare” la presenza di particelle estranee ai linfonodi, dove avviene l’attivazione della risposta immunitaria adattativa. Sebbene non si tratti di una risposta di memoria immunitaria come nei vaccini, i linfociti T vengono attivati per monitorare l’area.

2. Memoria immunitaria e adattamento locale del sistema immunitario

Dopo la fase iniziale di infiammazione e guarigione, si verifica un fenomeno di adattamento locale. Le cellule del sistema immunitario continuano a essere attive nella zona del tatuaggio, ma non sono più in uno stato di allerta come nei giorni immediatamente successivi all’applicazione dell’inchiostro.

Anche se non è corretto affermare che un tatuaggio possa rendere il sistema immunitario “più forte” come farebbe un vaccino, alcuni recenti studi suggeriscono che il corpo di una persona con diversi tatuaggi potrebbe rispondere meglio alle piccole ferite e all’infiammazione grazie alla ripetuta stimolazione del sistema immunitario.

3. La questione della stimolazione immunitaria sistemica

Anche se ogni tatuaggio provoca una reazione immunitaria locale, questo non equivale a una stimolazione del sistema immunitario sistemico come avviene con una vaccinazione o di una risposta a infezioni virali o batteriche. Tuttavia, alcuni studi ipotizzano che l’esposizione ripetuta al processo del tatuaggio possa creare una sorta di “allenamento” per il sistema immunitario, migliorando la capacità di rispondere a lesioni cutanee di piccola entità.

In un certo senso, ogni tatuaggio è una micro-esperienza immunologica che il corpo gestisce, riorganizzando risorse e meccanismi per affrontare l’invasione percepita senza compromettere l’integrità della pelle. Questo processo di adattamento rappresenta una stimolazione immunitaria, ma è circoscritto a livello locale e non sistemico.

Infine ricorda, quando decidi di fare un tatuaggio, di affidarti sempre a un professionista che si impegni a fornire un servizio sicuro, aggiornato e fondato su una conoscenza approfondita della pelle e della sua risposta fisiologica. Questo significa che il tuo tatuaggio non solo migliorerà la tua immagine dal punto di vista estetico, ma rispetterà anche la salute della tua pelle

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Rossana Dalla Rosa

Riferimenti bibliografici
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